Chi ci Separerà – Settimana della preghiera, testimonianza gruppo CATECHISMO
aprile 29, 2020
Chi ci Separerà – Settimana della preghiera, testimonianza dei gruppi: Lettori, Ministri Straordinari e Ministranti
aprile 29, 2020

Chi ci Separerà – Settimana della preghiera, testimonianza gruppo GIOVANI

La vita è ciò che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti, ed è questo quello che è capitato a noi ragazzi.
Ci è stata porta via la nostra normalità, la nostra quotidianità, è stato difficile, e lo è tuttora. Siamo stati privati della nostra libertà, la nostra più cara amica, noi che trascorrevamo più tempo fuori che a casa, noi che non avevamo molto tempo da trascorrere con noi stessi, noi che amiamo stare con gli amici, tutti insieme a cantare, vivere, mentre a marzo ci è stato detto STOP! ADESSO TI DEVI FERMARE!

E ci siamo fermati, noi che andavamo veloci, ci siamo dovuti fermare come tutti. Non ci siamo scoraggiati, e ci siamo ritrovati subito nel mondo virtuale, che per noi è una seconda casa. È stato difficile, e lo è ancora adesso, è stato difficile sapere e vedere quanto dolore questa malattia abbia portato, abbiamo pensato tanto alle famiglie di chi non c’è più, ed è doloroso pensare e preoccuparci per i nostri cari lontani, ma abbiamo alzato la testa dalla nostra quotidianità e ci è stata fatta una domanda che ha cambiato tutto: Tu chi sei? Chi vuoi diventare?

Questa domanda e questo stop forzato sono arrivati in modo violento, come tutto ciò che arriva in modo violento non è sempre stato accettato di buon grado, eppure questa pausa ci ha permesso di fare i conti con noi stessi, affrontare e abbracciare le nostre paure, le nostre emozioni, ci sono stati e ci sono momenti in cui il sorriso è venuto meno, eppure abbiamo iniziato a dare valore alle piccole cose, ai gesti che oggi assumo significato diverso, abbiamo dato un diverso significato alla vita, un significato più vero, e l’amiamo ancora di più, abbiamo una nuova voglia di viverla. Ed allora dire “dacci oggi il nostro pane quotidiano” non è più una formula detta senza neanche pensare ma ha il sapore dell’amore ch’è l’essenziale di cui abbiamo bisogno. Ed è l’amore che nutre il nostro gruppo, è l’affetto che nutriamo gli uni per gli altri che ci fa camminare insieme come una famiglia. Abbiamo continuato a vederci anche più volte durante la settimana, parlando tanto, ma davvero tanto, e ci siamo scoperti comunità, comunità vera e viva, che si supporta e alle volte anche sopporta, più di prima…i giovani ci sono sempre, e noi anche se da casa abbiamo scoperto una nuova libertà, cantiamo, balliamo, ci raccontiamo, ci emozioniamo insieme,abbiamo dato significato alle nostre giornate monotone tra uno stato d’animo e l’altro ci siamo affidati al Signore, perché nonostante la sofferenza, non abbiamo mai desiderato accorciare la croce.

Ed è stato affidandoci a lui, che abbiamo risposto alla domanda: TU chi sei? E abbiamo deciso che non vogliamo più tornare alla nostra vecchia normalità, non vogliamo più il mondo che abbiamo lasciato a marzo dietro la porta di casa. Abbiamo deciso che la nostra voglia di vita vera pretende un nuovo mondo, con meno egoismo e più solidarietà, senza più muri che ci dividano ma con ponti infiniti tra noi, senza più sguardi impauriti ma con più sorrisi e abbracci, con un cielo più limpido, vogliamo uscire e costruire un mondo migliore per noi e per chi verrà dopo di noi, per poter testimoniare che stavamo perdendo la vita senza accorgercene ma ci siamo risvegliati dal nostro torpore e abbiamo preparato questo mondo per loro e per fare ciò abbiamo bisogno anche del vostro aiuto, la nostra speranza per il futuro è questa: vivere l’amore in un mondo dove ci amiamo di più.

La stessa speranza è condivisa dai più piccoli del Progetto Junior.
Quest’anno il gruppo del Progetto Junior si è allargato, sono arrivati nuovi bambini e sono arrivati nuovi ragazzi che si occupano di gestirne le attività.
Nessuno avrebbe mai pensato potesse verificarsi una situazione di questo tipo; all’inizio gli appuntamenti del sabato pomeriggio si rimandavano di volta in volta, per poi un giorno comunicare che anche l’Oratorio avrebbe dovuto fermarsi per un po’ di tempo.
Fermarsi può sembrare una condizione non buona in senso generale, ma molte volte si scopre che questi momenti sono ancor più importanti, ti permettono di riflettere, di fare chiarezza, di riscoprire l’importanza di ciò che temporaneamente ti viene tolto e di ripartire con più slancio.
Poter condividere del tempo con questi bambini è un grande Dono, ciò che si riceve da loro va oltre ogni valore immaginabile. In questi giorni il gruppo è rimasto in contatto tramite messaggi e video chat: i bambini raccontano che studiano, seguono le lezioni online, fanno anche i monelli durante queste lezioni, e ben venga; ed anche scambiarsi le fotografie delle pietanze preparate in casa è stato un modo di restare uniti. Alcuni di loro cucinano con i genitori, altri suonano, hanno lezioni di pianoforte, altri cantano, altri hanno la passione per i video giochi: è bello che vivano con pienezza questo periodo, la loro vita va avanti in questi giorni!!

Ed anche se qualche volta si sentono un po’ giù di morale, in quei momenti qualcosa, o qualcuno, arriva e fa tornare loro il sorriso.
Basta davvero poco.


ALTRE TESTIMONIANZE

Messa del 21 aprile – testimonianza GRUPPO CATECHISMO

Messa del 22 aprile – testimonianza GRUPPO della CARITÀ

Messa del 23 aprile – testimonianza GRUPPI: MINISTRANTI / LETTORI / MINISTRI STRAORDINARI 

Messa del 24 aprile – testimonianza GRUPPO GIOVANI

Messa del 25 aprile – testimonianza GRUPPO CORO

Messa del 26 aprile – Si è svolta la PREGHIERA COMUNITARIA

 

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